Hey Papa: Cardullo dialoga con Francesco

Singolo e video del cantautore vicentino che rappresentano una sorta di personale accoglienza al nuovo pontefice.

Un siparietto provocante che propone in modo ironico e con un piglio altrettanto deciso il dialogo tra un uomo comune e il nuovo pontefice,”Hey Papa” è l’ultimo irriverente singolo realizzato dal cantautore vicentino Fabio Cardullo che rappresenta una sorta di personale accoglienza a Papa Francesco e il cui testo racchiude interrogativi e risposte di un improbabile colloquio con l’artista che icasticamente esprime tutti i suoi dubbi sulla Chiesa.

E’ una canzone che si presenta attraverso un arrangiamento pop accattivante, divertente e spensierato, rendendola orecchiabile e di facile ascolto, ma che supporta parole piuttosto critiche e impegnative. Musica d’autore comunque che, nel caso di Cardullo, questa volta è sicuramente più scomoda e controcorrente che mai, ma che resta pur sempre nel solco del suo filone creativo che ha caratterizzato brani di qualche stagione fa come “Mangiatori di dollari” o “Dal mulino” sulla nuova base americana a Vicenza. Il video di “Hey Papa” che è stato pubblicato sul canale ufficiale Youtube, è stato girato in esterna all’incompiuta di Brendola, la cattedrale rimasta cantiere alle pendici dei Colli Berici, e contiene diversi simbolismi come la piramide erbosa che identifica il potere della natura, un bicchiere di plastica con la scritta a pennarello “sacro Graal” e il bastone papale che si trasforma in un punto di domanda dorato mentre un globo terrestre fluttua tra fumi di scena e la coppia di angeliche ballerine mozzafiato, Patricia e Alessandra in debutto, che circondano Cardullo formando il provocante e suadente duo “The Dolls Models”. Fabio Cardullo 35 anni, originario di Montecchio Maggiore, ha partecipato a diversi contest e concorsi raccogliendo consensi per il suo stile pungente che usa simpatiche composizioni per narrare ed esporre con ironia e tocchi di elegante irriverenza temi di rilevanza sociale e sentimenti profondi.

(Matteo Guarda – Giornale di Vicenza)